Annuale viaggio d'istruzione con due classi al seguito: alba e tramonto sul mare sotto un cielo Cézanne; paura e risate a notte fonda, e l'alunna che trema come una foglia ogni volta che la interrogo adesso mi sorride; escursioni: camminare camminare camminare; serata in discoteca, dove da sempre i duri non ballano; National Gallery: spedizione di ricerca per due alunni del gruppo ribelle perché - incantati da tanta bellezza - avevano dimenticato di guardare l'ora; scoprire la dolcezza da pulcino della prima della classe, così aggressiva dal banco; spingendo una sedia a rotelle ritrovo la gioia di correre a perdifiato: corriamo nel parco del castello di Bodiam, io e un'alunna che sembra una libellula; i gruppi: le Miss, le Chicche, gli Alternativi, Quelli dell'Oratorio ("E lei, prof, com' era alla nostra età...?"), ma vedere che i ragazzi sanno prendersi cura gli uni degli altri, superando barriere differenze incomprensioni, molto meglio di noi "grandi".
Al ritorno scopro che:
Venerdì serata politicamente impegnata con due mie ex alunne: quando ho preso quella classe ero molto giovane, e dopo un quinquennio di avventure ci siamo ritrovate amiche. Sono fiera di ogni loro passo, di ogni loro pensiero.
Vado a votare fra i primi, e stavolta voto col cuore.
In lista c'è una delle amiche più care, e mentre tengo la matita la mano mi trema: penso agli esami preparati insieme all'università, al gruppo femminista che avevamo fondato (la nostra bacheca, viola, era vicina a quella dei Cattolici Popolari, a quella degli studenti di sinistra e a quella degli studenti di destra: ci staccavano i manifesti a turno, concordi nel trovarci pericolose), alle manifestazioni, alle feste, alle interminabili discussioni politiche ed esistenziali di fronte a un caffé o un bicchiere di vino (anche due). Penso alla sua storia familiare e personale; al suo coraggio, alla sua ironia.
...E voto piena di fiducia, anche se a questo giro molta gente si è sdata e non è "affluita alle urne".
Al ritorno scopro che:
- Il figlio piccolo ha rotto gli occhiali
- Il figlio grande ha perso il flauto
- Il gatto nero ha la cistite
- Il gatto rosso non si ricorda più di me
- qualcuno di loro ha vomitato dietro la tenda del soggiorno
- è arrivata una sventagliata di bollette
Venerdì serata politicamente impegnata con due mie ex alunne: quando ho preso quella classe ero molto giovane, e dopo un quinquennio di avventure ci siamo ritrovate amiche. Sono fiera di ogni loro passo, di ogni loro pensiero.
Vado a votare fra i primi, e stavolta voto col cuore.
In lista c'è una delle amiche più care, e mentre tengo la matita la mano mi trema: penso agli esami preparati insieme all'università, al gruppo femminista che avevamo fondato (la nostra bacheca, viola, era vicina a quella dei Cattolici Popolari, a quella degli studenti di sinistra e a quella degli studenti di destra: ci staccavano i manifesti a turno, concordi nel trovarci pericolose), alle manifestazioni, alle feste, alle interminabili discussioni politiche ed esistenziali di fronte a un caffé o un bicchiere di vino (anche due). Penso alla sua storia familiare e personale; al suo coraggio, alla sua ironia.
...E voto piena di fiducia, anche se a questo giro molta gente si è sdata e non è "affluita alle urne".
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