domenica 28 febbraio 2010

Domenica al Museo del Risorgimento e della Resistenza: i "terroristi" che diventano "martiri", come sempre, perché la Storia la scrive chi vince; e non una parola su quello che successe dopo lo sbarco degli alleati, perché come dice John Lennon (ma a modo suo anche Zanotelli) le donne sono i veri negri del mondo.

Clo a pezzi, i suoi figli a pezzi. C'era una volta un mondo in cui i genitori si volevano bene per tutta la vita, e i bambini di otto anni potevano attraversare da soli il paese per comprare il pane anche se era buio...

venerdì 26 febbraio 2010

C.detto "Giorno Libero", pomeriggio:
Convocata telefonicamente da Maestra Figlio Piccolo, rovisto fra i sacchetti dei rifiuti organici della mensa scolastica, dove detto F.P. ha abbandonato l'apparecchio per i denti. Mio padre fruga in un saccone ancora aperto, io in uno già chiuso. Mentre ravano fra tonnellate di farfalle al pomodoro intatte, nauseabondi pezzi di pollo biascicaticci e banane sppiaccicate, tento di inviare telepatici messaggi a Margherita, che per carità lasci perdere. Diligentemente avvolto in un tovagliolino di carta, fra bocconi di mela verde sputacchiati, rinvengo l'apparecchio. Bene (ma stasera mi sente, quello!!).

Saputo in contemporanea della morte di un diplomatico italiano in Afghanistan, e di una ragazza diversamente abile qui a due passi.
Da bambina leggevo "Piccole donne"pensando a lei e alle sue sorelle: quella bella e saggia come Meg, quella maschiaccio come Jo, quella malata come Beth.
Come mai mi sembra che il suo sorriso sempre gentile con tutti facesse per la Pace quanto e più del diplomatico...?
C.detto Giorno Libero, mattina:
1)Dopo divisione certosina del bucato (bianchi, cotone; bianchi, sintetici; bianchi, lana; colorati, sintetici; colorati, cotone; tappetino con vomito gatto; stracci molto sporchi; tappetino con vomito bambino, secco), realizzo che non abbastanza panni per caricare nessuna specifica lavatrice. Mescolo tutto; tanto c'è l'acchiappacolore, no...? No: tappetino Ikea regala un'ardita tinta glicine alle magliette di lana dei bambini e alla mia camicia buona. Posso sempre spacciarla per volontaria adesione al popolo viola.
2) Mentre pulisco cucina e rifaccio camere, chatto a intervalli con fratello, Clotilde e Valentina. Miei prolungati silenzi dovuti a scope e stracci scambiati per profondi momenti di riflessione. Bene.
3) Corretto due pacchi di compiti. Alunno sostiene che padre "is a carpet": nel dubbio se errore di vocabolario, o percettiva descrizione del ruolo paterno in famiglia contemporanea.



giovedì 25 febbraio 2010

Accompagnato prole al cancello della scuola. A metà salita si voltano entrambi: uno per controllare che sia ancora lì a salutarlo con la mano, uno per valutare se riesco ancora a vederlo dietro la curva, così può correre.
Provato nuovo prodotto anticaduta dei capelli, per ora con risultati poco apprezzabili.

Stanotte ho sognato che avevamo ricomprato la piccola casa al mare della nostra infanzia.
Clotilde si separa.
Fine del periodo "ognuno fa la sua vita, ma viviamo insieme per i figli". A volte ci raccontiamo storie che non convincono noi per primi.
E poi che fatica una doppia vita. Come non bastassero i casini di una sola: colazione, rifare i letti, fuori i gatti e la pattumiera dell'organico, di volata con i figli a scuola, lavoro lavoro pausa pranzo lavoro, la spesa, in ritardo dai figli a scuola (dove infilo la macchina??? Meno male che l'ho scelta "perché entra dappertutto"...), il telefono il telefono il telefono, i figli a musica-piscina-danza, lavastoviglie lavatrice fornelli (AIUTO...! IL FILO INTERDENTALE VA NEL MULTIMATERIALE O NELL'INDIFFERENZIATO...?), panni da stendere panni da piegare, la lettiera dei gatti...! compiti e zaini (SMETTI DI TIRARE CALCI A TUO FRATELLO!), cena, figli a letto, e il dilemma amletico: prendo un po' di tempo per me, o crollo addormentata...? Troppo facile: comincio a russare prima ancora di sfiorare il cuscino.
Per le single, e le single-di-ritorno, gestire una storia avventurosa è meno complicato: infatti Margherita, Perla e Fiamma si vedono da mesi, o addirittura da anni, fra prendi e lascia, con altrettanti padri di famiglia (i quali, nella total mancanza di fantasia maschile, sgattaiolano con il pretesto del pokerino, del calcetto, della riunione a tarda sera, e vanno a unirsi all'esercito dei veri o presunti separati in casa che affollano le balere il venerdì).
A Perla va benissimo così: professionista affermata, ha l'agenda fitta di impegni, e una bellissima casa in cui anche gli strofinacci esprimono la sua spiccata personalità; se Diego le proponesse di trasferirsi da lei, troverebbe che stona con le tende del soggiorno. Margherita è più combattuta: vorrebbe avere un figlio ("prima che sia tardi", dice, funerea), ma lui non ne vuole sapere. Fiamma, invece, sulla soglia dei cinquanta sta vivendo intensamente una estemporanea adolescenza all'insegna del recupero di sé. Le sue giornate sono eclettiche, le serate frenetiche, il suo appartamento un porto di mare in cui amiche e compagni di lotta politica contano di trovare cibo piacevole, buon vino e ottima conversazione a tutte le ore; solo con le figlie adolescenti sbuffa, gonfia d'insofferenza e di rancore a parti invertite.
Quello che so è che per Clotilde, prima del distante orizzonte della rinascita, c'è da attraversare un bel po' di dolore: lasciare la casa, spiegare ai figli, consuetudini da sradicare, suppellettili e amici divisi a metà, sogni a brandelli, valige; un piccolo mondo inghiottito dal cosmo.


Oggi in classe leggevo il passo da Jane Eyre in cui lei risponde a Rochester "Avrò cura di me stessa ... ho rispetto per me".
In questo spaziotempo di igieniste dentali/veline candidate alle elezioni, che neanche in un film di Totò, le parole di una austera zitella vittoriana mi sono sembrate rivoluzionarie come una dichiarazione d'indipendenza.


...come Robinson Crusoe sull'isola deserta...

... comincio oggi, 25 febbraio 2010, a tenere questo blog perché:
1) sono stufa di perdere in giro i quaderni
2) il blog mi dà un confortante senso di impermanenza
3) si può scrivere mentre mangi un kit-kat
4)varie ed eventuali